Prima di addentrarci nella descrizione del test di valutazione del disturbo ossessivo compulsivo (DOC) cerchiamo di contestualizzare il disturbo stesso.
Cos’è il disturbo ossessivo compulsivo?
Il disturbo ossessivo-compulsivo (in inglese obsessive-compulsive disorder) si caratterizza per la presenza di:
- Ossessioni: ossia pensieri rigidi, non voluti (egodistonici), perseverativi che si presentano continuamente contro la volontà della persona e che generano ansia e angoscia.
- Compulsioni: ossia comportamenti ripetitivi messi in atto al fine di ridurre l’ansia generata dalle ossessione su cui il paziente riferisce di avere scarso se non nullo controllo.
Nel DSM-5, il disturbo ossessivo-compulsivo è stato definito come nucleo psicopatologico a sé stante e descritto nello specifico specifico capitolo “Disturbi ossessivo compulsivi e disturbi correlati”. In questo capitolo sono elencati anche altri disturbi correlati al Disturbi ossessivo compulsivo come il disturbo da accumulo, il disturbo di dismorfismo corporeo, la tricotillomania, la dermatillomania e la sindrome da acquisto compulsivo.
Il disturbo ossessivo-compulsivo non deve essere confuso con il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, patologia che appartiene invece ai disturbi della personalità. Il DOC è spesso aggravato dalla presenza di comorbilità quali il disturbo evitante, la fobia sociale e alcuni disturbi dell’umore.
Vediamo ora come riconoscere un disturbo ossessivo compulsivo e quale test di valutazione del disturbo ossessivo compulsivo può risultare utile.
Come riconoscere un disturbo ossessivo compulsivo
L’indagine diagnostica attraverso consulenza psichiatrica e test per il DOC permette di diagnosticare e riconoscere un disturbo ossessivo compulsivo. Secondo il DSM 5 il per riconoscere un disturbo ossessivo compulsivo devono essere presenti sintomi ossessivi e compulsivi che siano fonte di marcata sofferenza per il paziente, comportino spreco di tempo (più di un’ora al giorno) e interferiscono con le normali attività quotidiane.
I test di valutazione per il disturbo ossessivo compulsivo risultano quindi utili sia per riconoscere il DOC sia, a diagnosi fatta, per valutare l’entità dei sintomi ossessivo-compulsivi e per confrontare la situazione del paziente prima, durante e dopo il trattamento, così da ottenere una misurazione oggettiva della sintomatologia. Vediamo ora qual’è uno dei test di valutazione del disturbo ossessivo compulsivo autosomministrato di maggiore utilizzo.
Test di valutazione del disturbo ossessivo compulsivo
L’Obsessive-Compulsive Inventory Revised è uno dei più utilizzati test di valutazione del disturbo ossessivo compulsivo. Si tratta di un test per il DOC autosomministrato costituito da 18 domande valutate su scala a 5 punti (da 0 = “per nulla” a 4 = “moltissimo”). Oltre al punteggio totale che presenta una soglia ad indicare o meno la possibile presenza di sintomatologia ossessiva, si ottengono poi dei punteggi a sei sottoscale: pulizia, controllo, dubbio, ossessioni, accumulo, neutralizzazione mentale.
La valutazione permette di targhetizzare sei gruppi di sintomi del disturbo ossessivo compulsivo, con tre quesiti per ogni gruppo. Poiché le domande sono mescolate, questi gruppi non sono immediatamente evidenti guardando le domande. Questo test è importante per poter identificare il gruppo di sintomi di un determinato paziente.
Tuttavia, non esitare a contattarci per approfondire la sintomatologia o per prenotare una visita con uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra a Milano.
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