L’ipocondria, attualmente definito disturbo d’ansia di malattia, è un disturbo caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per la salute e il timore persistente di avere gravi malattie, nonostante l’assenza di prove mediche a sostegno di tali paure. Sebbene ormai nella classificazione attuale delle malattie psichiatriche faccia categoria a se, classicamente è stato considerato uno dei disturbi d’ansia. Questa condizione può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone colpite, interferendo con le relazioni, il lavoro e le attività sociali.
Questo articolo esplorerà l’ipocondria nei suoi diversi aspetti, parleremo dei sintomi tipici che caratterizzano il disturbo e le cause che possono contribuire alla sua insorgenza, nonché i modi per combattere l’ipocondria.
Indice
- Cos’è l’ipocondria?
- Quali sono i sintomi dell’ipocondria?
- Quali sono le cause dell’ipocondria?
- Come capire se si è ipocondriaci?
- Come si fa a combattere l’ipocondria?
Cos’è l’ipocondria?
Come definivamo prima, l’ipocondria è una condizione psicologica caratterizzata da una preoccupazione eccessiva per la propria salute e il timore continuo di avere malattie.
Classicamente l’ipocondria fa parte di un gruppo di disturbi che coinvolgono preoccupazioni sulla salute e sui sintomi fisici, nonostante l’assenza di cause mediche evidenti. Questi disturbi sono:
- Ipocondria: Preoccupazione eccessiva riguardo a malattie e sintomi fisici, anche quando i medici non trovano cause organiche evidenti.
- Disturbi somatoformi: Sintomi fisici reali senza una chiara causa medica. Includono una varietà di disturbi, come somatizzazione, disturbo da conversione e altri.
- Somatizzazione: Una storia di molteplici sintomi fisici a lungo termine, che coinvolge diversi organi e sistemi del corpo, senza una causa medica chiara per spiegarli.
Con la nuova classificazione delle malattie mentali del DSM-5 ci sono state grandi modifiche per quanto riguarda i criteri e la nomenclatura relativa all’ipocondria.
All’interno del DSM-5 troviamo infatti una nuova sezione denominata “Disturbi da sintomi somatici e Disturbi correlati”, in cui vengono inclusi:
- Disturbo da sintomi somatici
- Disturbo da ansia di malattia
- Disturbo di conversione (disturbo da sintomi neurologici funzionali)
- Fattori psicologici che influenzano altri condizioni mediche
- Disturbo fittizio
- Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati con altra specificazione
- Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati senza specificazione
Secondo alcune stime recenti (consultabili al seguente link), nel mondo occidentale la prevalenza del disturbo da sintomi somatici è intorno al 5-7% della popolazione generale, ma queste cifre potrebbero essere più alte a causa delle difficoltà nel rilevare accuratamente il disturbo. La condizione sembra essere più comune nelle donne rispetto agli uomini e spesso inizia durante l’adolescenza o la prima età adulta.
Da notare che l’ipocondria spesso si manifesta con altri disturbi d’ansia, come il disturbo d’ansia generalizzata o il disturbo ossessivo-compulsivo, il che può complicare ulteriormente la stima della prevalenza di questa condizione nella popolazione.
Quali sono i sintomi dell’ipocondria?
La diagnosi di ipocondria si basa sui criteri del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5-TR), e comprende i seguenti sintomi:
- Il paziente è preoccupato di avere o di poter prendere una grave malattia. Le persone affette da ipocondria hanno una preoccupazione persistente e ansiosa riguardo alla propria salute. Sono eccessivamente concentrate su sintomi fisici e interpretano queste sensazioni come indicazioni di una grave malattia.
- Il paziente è asintomatico o presenta minimi sintomi somatici.
- Il paziente è molto in ansia per la salute e facilmente allarmato sui problemi di salute personali. Le persone con ipocondria possono essere ipersensibili alle normali sensazioni del corpo. Ad esempio, possono percepire un leggero dolore o un battito del cuore normale come qualcosa di anormale e pericoloso.
- Il paziente controlla più volte lo stato di salute o evita in modo mal adattivo visite mediche ed ospedali. In linea generale troviamo due comportamenti nelle persone affette da ipocondria, ossia le persone che ricorrono a molteplici visite e controlli medici nel tentativo di rassicurare le proprie paure. Vi è poi l’altra faccia della medaglia, ossia l’evitamento. In questo caso le persone evitano tutto ciò e tutti coloro che possono avere a che fare con malattie.
- Il paziente è stato preoccupato per la malattia per ≥ 6 mesi, anche se la malattia specifica temuta può cambiare durante quel periodo di tempo.
- I sintomi non sono meglio giustificati da depressione o da un altro disturbo mentale.
È importante sottolineare che i sintomi dell’ipocondria possono variare da persona a persona e possono anche essere influenzati da altri fattori come l’ansia, la depressione o lo stress.
Quali sono le cause dell’ipocondria?
Le cause dell’ipocondria, come per molti disturbi mentali e psicologici, possono essere multifattoriali e complesse. Non esiste una causa specifica univoca per questa condizione, ma alcuni fattori possono contribuire al suo sviluppo. Di seguito sono elencati alcuni dei principali fattori che possono essere coinvolti nell’insorgenza dell’ipocondria:
- Fattori psicologici: eventi stressanti o traumatici, come l’esperienza di una malattia grave in passato o la perdita di una persona cara a causa di una malattia, possono influenzare lo sviluppo dell’ipocondria. Fattori come ansia, depressione, o tendenze ipocondriache in famiglia possono anche svolgere un ruolo.
- Apprendimento comportamentale: l’osservazione e l’imitazione di comportamenti ipocondriaci da parte di altre persone, come genitori o familiari, possono influenzare la percezione della salute e l’attenzione ai sintomi del corpo.
- Informazioni errate: l’accesso a informazioni mediche attraverso Internet o altre fonti può portare a interpretazioni errate dei sintomi, aumentando l’ansia e la preoccupazione riguardo alla salute.
- Sensibilità al corpo: alcune persone possono essere particolarmente sensibili alle sensazioni del loro corpo e interpretare queste sensazioni in modo negativo o allarmante, amplificando la percezione di sintomi.
- Cambiamenti neurobiologici: alcune ricerche hanno suggerito che ci possono essere differenze nel funzionamento cerebrale e nella risposta alle sensazioni del corpo nelle persone con ipocondria.
- Personalità: alcuni tratti di personalità, come l’ansia e l’iper-vigilanza, possono predisporre una persona a sviluppare ipocondria.
È importante notare che nessuno di questi fattori è determinante da solo, ma una combinazione di più fattori può contribuire all’insorgenza e al mantenimento dell’ipocondria. La comprensione delle cause dell’ipocondria può essere utile nel trattamento della condizione, per questo è fondamentale consultare un professionista della salute mentale per una valutazione accurata e per definire il percorso di trattamento più adeguato alla singola persona.
Come capire se si è ipocondriaci?
Capire se si è ipocondriaci può essere un processo complesso, poiché i sintomi possono variare da persona a persona e possono essere influenzati da altre condizioni o fattori di stress. Tuttavia, ci sono alcuni segnali comuni che possono indicare la presenza dell’ipocondria. Ecco alcuni punti da considerare per capire se si soffre di ipocondria:
- Preoccupazione eccessiva per la salute: se hai una preoccupazione costante e persistente riguardo alla tua salute e ti senti spesso ansioso riguardo ai tuoi sintomi fisici, potrebbe essere un segnale di ipocondria.
- Focalizzazione su sintomi fisici lievi o normali: potresti dare troppa importanza a sintomi fisici lievi o normali, interpretandoli come segni di una grave malattia.
- Ricerca costante di conferma medica: tendi a cercare conferma o rassicurazioni sulla tua salute consultando frequentemente medici
- Ricerca ossessiva di informazioni sulla salute: passi molto tempo a cercare informazioni mediche su Internet o in libri e ciò ti porta a interpretare in modo errato i sintomi.
- Incapacità di accettare esami medici negativi: nonostante i risultati negativi degli esami medici, continui a credere di avere una grave malattia
- Difficoltà a concentrarsi su altre attività: la tua preoccupazione costante per la salute influisce negativamente sulla tua capacità di concentrarti su altre attività
- Discussione frequente dei sintomi con altre persone: tendi a parlare spesso dei tuoi sintomi fisici con altre persone, cercando conforto o conferma
Laddove dovessi avere qualche dubbio confrontati con il tuo medico di medicina generale o con uno psichiatra per valutare al meglio la situazione.
Come si fa a combattere l’ipocondria?
Il percorso terapeutico per combattere l’ipocondria si basa su diverse strategie mirate a ridurre l’ansia e a modificare i comportamenti disfunzionali. L’approccio clinico tipicamente coinvolge strategie cognitive, comportamentali ed eventualmente farmacologiche.
La terapia cognitivo-comportamentale per l’ipocondria rappresenta una delle opzioni più efficaci, poiché aiuta i pazienti a identificare e correggere i pensieri catastrofici riguardo alla salute, nonché a gestire le reazioni emotive associate alle preoccupazioni eccessive. Inoltre, la TCC può aiutare a migliorare la comunicazione con i medici, evitando visite mediche inutili e approfondimenti diagnostici non necessari.
In alcuni casi, il trattamento farmacologico con farmaci ansiolitici o antidepressivi può essere utilizzato per aiutare a gestire l’ansia correlata all’ipocondria.
In definitiva, il trattamento dell’ipocondria mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti, consentendo loro di vivere in modo più sereno e consapevole della loro salute reale.
Per ridurre i sintomi dell’ipocondria potrà essere necessario del tempo e impegno, ma con il supporto adeguato è possibile ottenere miglioramenti significativi nella gestione dei sintomi. È importante consultare sempre un professionista della salute mentale per una valutazione accurata e una pianificazione del trattamento personalizzato per le tue esigenze specifiche.
Per prenotare una consulenza per l’ipocondria con uno Psichiatra a Milano o Psicoterapeuta a Milano non esitare a contattarci.
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