Vai al contenuto
fobie più comuni

Le 10 fobie più comuni

Prima di scoprire quali sono le fobie più comuni capiamo cosa sono le fobie.

Una fobia è una paura incontrollabile, irrazionale e duratura di un certo oggetto, situazione o attività.

L’impatto di una fobia può variare dall’essere piuttosto limitato all’essere gravemente invalidante. Nonostante le persone con fobie spesso si rendano conto che la loro paura è irrazionale, non sono in grado di fare nulla al riguardo. Tali paure possono anche interferire con il funzionamento lavorativo, scolastico, e sociale della persona.

Una paura e una fobia non sono la stessa cosa. La paura è una risposta emotiva a una minaccia reale o percepita. Una fobia è invece una paura travolgente anche in situazioni in cui non c’è un reale pericolo. La persona con una fobia tende quindi a fare tutto il possibile per evitare l’oggetto o la situazione di cui ha la fobia e può persino iniziare a modificare le proprie abitudini o la propria vita esclusivamente al fine di evitare di incorrere in quella particolare situazione.

In generale si identificano tre diversi tipi di fobie:

  • Fobie sociali: ora nota come disturbo d’ansia sociale, questa fobia è caratterizzata dalla paura delle situazioni sociali in cui una persona potrebbe essere giudicata o imbarazzata.
  • Agorafobia: questa fobia comporta una paura irrazionale ed estrema di trovarsi in luoghi in cui è difficile la fuga. Può comportare la paura dei luoghi affollati o addirittura la paura di uscire di casa.
  • Fobie specifiche: riguardano oggetti o situazioni specifiche.

 

Come nascono le fobie?

La ricerca suggerisce che sia i fattori genetici, che quelli ambientali contribuiscono allo sviluppo delle fobie nelle persone. In molti casi un evento traumatico può creare la fobia di una specifica situazione. In altri casi invece queste paure possono anche essere apprese da familiari o altre persone significative. Esistono inoltre dei fattori culturali che determinano il loro insorgere: essere esposti o meno a certi tipi di oggetti o situazioni può essere determinante nell’insorgere di una fobia.

Tuttavia in generale è utile sapere che esistono alcune fobie più comuni di altre.

 

Quante fobie esistono?

Non c’è un numero preciso delle fobie specifiche, quindi non si può dire effettivamente quante fobie esistono o quali sono tutte le fobie. 

Si stima tuttavia che ad oggi sono classificate più di 400 di esse. Va però detto che ogni persona potrebbe avere paura di oggetti o situazioni diverse, quindi l’elenco delle fobie è in continua espansione.

In generale, le fobie specifiche più diffuse rientrano tipicamente in cinque macrocategorie:

  • paure legate agli animali (ragni, cani, insetti, etc.)
  • paure legate all’ambiente naturale (altezze, tuoni, oscurità, etc.)
  • paure legate a sangue, lesioni o problemi medici (iniezioni, fratture ossee, cadute, etc.)
  • paure legate a situazioni specifiche (volare, salire su un ascensore, guidare, etc.)
  • altro (paura di soffocare, rumori forti, annegamento, etc.)

Queste categorie comprendono un numero infinito di oggetti e situazioni specifiche.

 

Quali sono le fobie più diffuse?

Le 10 fobie più diffuse includono:

  • acrofobia: paura dell’altezza
  • ofidiofobia: paura dei serpenti
  • glossofobia: paura di parlare in pubblico
  • aracnofobia: paura dei ragni e di altri aracnidi
  • claustrofobia: paura degli spazi chiusi o troppo stretti
  • musofobia: paura dei topi
  • tripanofobia: paura delle iniezioni
  • aerofobia: paura di volare
  • cinofobia: paura dei cani
  • misofobia: paura di germi, sporco e altri oggetti contaminanti.

Emerge quindi che la fobia più diffusa al mondo è la acrofobia, ossia la paura dell’altezza seguita poi da altre più o meno comuni.

 

Quali sono le fobie più rare?

Abbiamo visto che ci sono alcune fobie più comuni di altre e abbiamo elencato sopra le più diffuse. Esistono anche delle fobie più rare e molto meno diffuse che però possono essere altrettanto invalidanti e che può essere interessante conoscere.

Le fobie specifiche più rare ad oggi conosciute sono:

  • ablutofobia: paura di fare il bagno; questa paura può essere correlata a traumi precoci legati all’acqua e può causare problemi sociali dovuti a problemi di igiene.
  • eisoptrofobia: paura degli specchi, che può derivare da idee superstiziose su specchi, problemi di immagine di sé o scene di film dell’orrore
  • tricofobia: paura dei capelli, solitamente dovuta alla credenza che i capelli siano sporchi e che il contatto con essi potrebbe farli ammalare
  • linonofobia: paura delle corde, che può spesso derivare dall’essere stati legati contro la propria volontà
  • hippopotomonstrosesquippedaliofobia: paura delle parole lunghe, che spesso comporta la paura di mettersi in imbarazzo quando si pronunciano parole lunghe
  • omfalofobia: paura dell’ombelico; le persone con questa paura possono evitare la spiaggia, le piscine o altri luoghi in cui è probabile l’esposizione
  • lachanofobia: paura delle verdure
  • tripofobia: paura di buchi ravvicinati; alcune ricerche suggeriscono che questo potrebbe essere dovuta ad un’associazione con le tane di animali pericolosi
  • globofobia: paura dei palloncini, che spesso si sviluppa a seguito di esperienze negative passate con palloncini scoppiati o con altri forti suoni “scoppiettanti”
  • nomofobia: paura di rimanere senza telefono, fobia che ad oggi sembra presentarsi sempre di più nella popolazione.

 

Come curare le fobie

L’obiettivo del trattamento delle fobie solitamente è quello di migliorare la qualità della vita del paziente in modo che non sia più limitato da esse.

Solitamente si può intervenire in due modi differenti, ovvero con la psicoterapia o con i farmaci. Per le fobie più comuni e conosciute esistono dei protocolli di trattamento più testati e utilizzati.

Per curare le fobie il trattamento psicoterapico più usato è la terapia dell’esposizione, che prevede un’esposizione graduale e ripetuta alla fonte della fobia specifica e ai relativi pensieri, sentimenti e sensazioni.

La terapia cognitivo comportamentale (CBT) prevede l’esposizione combinata con altre tecniche per apprendere modi per visualizzare e affrontare l’oggetto o la situazione temuti in modo diverso.

I farmaci possono essere utilizzati durante il trattamento iniziale o per un uso a breve termine in situazioni specifiche e raramente riscontrate, come volare su un aereo o parlare in pubblico. Di solito gli psichiatri prescrivono o i farmaci beta bloccanti che bloccano gli effetti stimolanti dell’adrenalina, (come l’aumento della pressione sanguigna, l’iperventilazione e il battito cardiaco accelerato) causati dall’ansia, oppure farmaci sedativi come le benzodiazepine, che aiutano a ridurre l’ansia.

 

Per prenotare una consulenza per le fobie, non esitare a contattarci per prenotare una visita psichiatrica con psichiatra a Milano.

Il nostro voto

Contents

CONTATTACI