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Disturbo bipolare

Disturbo bipolare, sintomi e percorsi di cura

Il disturbo bipolare è descritto dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) dell’American Psychiatric Association come un gruppo di disturbi psichiatrici che causano fluttuazioni dell’umore, dell’energia e del funzionamento globale della persona. Le fluttuazioni dell’umore possono essere in chiave depressiva, l’episodio depressivo, o in chiave euforica, l’episodio maniacale.

Gli episodi clinici possono verificarsi raramente o più volte l’anno ed essere intervallati tra loro da momenti di stabilità dell’umore. I sintomi del disturbo bipolare possono variare da persona a persona e con l’evoluzione del disturbo.

Ha una frequenza del 2,5% nella popolazione. Sebbene possa manifestarsi a qualsiasi età, in genere viene diagnosticato nell’adolescenza o all’inizio dei 20 anni.

Tra i sintomi del disturbo bipolare va riportato il rischio di suicidi. Altri problemi di salute mentale, come disturbi d’ansia e disturbi da uso di sostanze, sono comunemente associati al disturbo bipolare. Va inoltre sottolineato che è tra le prime 20 cause di disabilità in tutto il mondo.

Sebbene il disturbo bipolare sia una condizione permanente, i sintomi e le ricadute possono essere gestite e stabilizzate con un adeguato trattamento. Nella maggior parte dei casi, la cura si basa su farmaci e psicoterapia.

 

Indice:

  • Cosa prova una persona bipolare
  • Tipologie di disturbo bipolare
  • Quali sono i sintomi del disturbo bipolare
  • Comorbidità del disturbo bipolare
  • Come funziona la mente di un bipolare?
  • Disturbo bipolare: cura

 

Cosa prova una persona bipolare

“Supponiamo che un giorno ti svegli sentendoti stranamente energizzato e euforico per qualsiasi cosa. Il mondo è ai tuoi piedi. Puoi fare tutto ciò che hai in mente e nulla potrebbe andare storto. In effetti, sei così pieno di energia che decidi di non aver bisogno di dormire. Passano giorni, forse anche settimane: niente ti abbatte e niente ti rallenta. Ma poi, senza preavviso, questa sensazione inizia a svanire. Senza alcun motivo, inizi a sentirti impantanato, depresso o addirittura suicida. La vita è senza gioia e senza senso. Per settimane ti senti assolutamente senza speranza”. 

Ecco una descrizione di cosa prova una persona bipolare fatta da un paziente.

Le persone che convivono con il disturbo bipolare sperimentano periodi di grande eccitazione, iperattività, delusioni ed euforia (noti come mania) e altri periodi caratterizzati da tristezza, scarsa progettualità, apatia e astenia (noti come depressione). In quanto tale, l’uso della parola bipolare riflette questa fluttuazione tra massimi e minimi estremi.

Tipicamente c’è anche un ridotto bisogno di sonno durante le fasi maniacali.

Questi sbalzi d’umore possono influenzare il sonno, l’energia, l’attività, il giudizio, il comportamento e la capacità di pensare chiaramente.

Ecco cosa prova una persona con disturbo bipolare.

 

Tipologie di disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è una categoria che comprende tre diverse forme. Le tipologie di disturbo bipolare sono il disturbo bipolare I, bipolare II e disturbo ciclotimico.

  • Disturbo bipolare di tipo I: durante la vita vi è stato almeno un episodio maniacale. All’episodio maniacale, che rappresenta la condizione indispensabile per la diagnosi di disturbo bipolari di tipo I possono associarsi episodi ipomaniacali o depressivi. In alcuni casi, la mania può innescare una rottura con la realtà (mania delirante).
  • Disturbo bipolare di tipo II: durante la vita vi è stato almeno un episodio depressivo maggiore e almeno un episodio ipomaniacale, ma non vi sono mai stati episodi maniacali.
  • Disturbo ciclotimico: è caratterizzato da periodi ipomaniacali e depressivi che durano solo pochi giorni, seguiti da un decorso fluttuante e meno grave delle altre tipologie. Questi periodi sintomatici devono verificarsi per più della metà dei giorni durante un periodo di ≥ 2 anni.

 

Quali sono i sintomi del disturbo bipolare?

I sintomi del disturbo bipolare si possono essenzialmente dividere in sintomi maniacali o sintomi depressivi. Vediamo nel dettaglio i sintomi che caratterizzano il disturbo bipolare.

Mania e ipomania

Per essere diagnosticato un disturbo bipolare, una persona deve aver vissuto almeno un episodio di mania o ipomania nella vita.

Durante un episodio di mania, l’umore elevato, espansivo o irritabile deve durare almeno una settimana ed essere presente per la maggior parte della giornata, quasi tutti i giorni. Nel caso dell’ipomania, l’umore deve durare almeno quattro giorni consecutivi ed essere presente per gran parte della giornata, quasi tutti i giorni.

Durante la mania e l’ipomania devono essere presenti tre o più dei seguenti sintomi:

  • Autostima gonfiata o grandiosità
  • Diminuito bisogno di dormire
  • Maggiore loquacità
  • Pensieri rapidi e sconclusionati
  • Facile distraibilità
  • Aumento dell’attività e dell’agitazione psicomotoria
  • Impegnarsi in attività afinalistiche (spese esagerate, progetti velleitari…)

Depressione

L’episodio depressivo del disturbo bipolare è caratterizzato da un episodio depressivo maggiore con conseguente umore depresso o perdita di interesse o piacere nella vita. Il DSM-5 afferma che un episodio depressivo si caratterizza per la presenza di cinque o più dei seguenti sintomi per la durata di due settimane:

  • Umore depresso per la maggior parte della giornata, quasi tutti i giorni
  • Perdita di interesse o piacere in tutte o quasi tutte le attività
  • Significativa perdita di peso o diminuzione o aumento dell’appetito
  • Stanchezza o perdita di energia
  • Sentimenti di inutilità o di colpa
  • Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o indecisione
  • Pensieri ricorrenti di morte, ideazione suicidaria ricorrente senza un piano specifico o tentativo di suicidio

Esistono diverse scale di valutazione per lo screening dei sintomi del disturbo bipolare, tra cui la scale che valutano la sintomatologia depressiva come la BDI o la MADRS e scale che valutano la mania o l’ipomania come la YMRS o la HCL-32.

 

Comorbidità del disturbo bipolare

Le persone con disturbo bipolare hanno spesso altre condizioni psichiatriche coesistenti come ansia (presente in circa il 71% delle persone con disturbo bipolare), uso di sostanze (56%), e disturbi di personalità (36%) che possono aumentare il peso della malattia e peggiorare la prognosi. Alcune condizioni mediche sono anche più comuni nelle persone bipolari rispetto alla popolazione generale. Ciò include un aumento dei tassi di sindrome metabolica (presente nel 37% delle persone con disturbo bipolare), emicrania (35%), obesità (21%) e diabete di tipo 2 (14%). Ciò contribuisce a un rischio di morte che è due volte superiore nei soggetti bipolari rispetto alla popolazione generale.

 

Disturbo bipolare: cura

La finalità della cura del disturbo bipolare è trattare gli episodi acuti in sicurezza con i farmaci e lavorare con il paziente nel mantenimento a lungo termine per prevenire ulteriori episodi utilizzando una combinazione di tecniche farmacologiche e psicoterapeutiche. La cura si struttura su un monitoraggio clinico nel tempo in regime ambulatoriale. La consulenza psichiatrica ha il compito di monitorare il quadro clinico e intervenire tempestivamente alla comparsa di sintomi. Talvolta soprattutto durante gli episodi maniacali o depressivi acuti può rendersi necessario il ricovero per gestire adeguatamente la sintomatologia in un ambiente protetto.

 

La terapia farmacologia nella cura del disturbo bipolare

La cura del disturbo bipolare si basa essenzialmente su un intervento farmacologico. I farmaci sono indispensabili per trattare la sintomatologia durante l’episodio acuto. La terapia farmacologica viene poi mantenuta, a dosaggi rivisti, per stabilizzare il quadro clinico e prevenire ricadute. I farmaci approvati per la cura del disturbo bipolare sono essenzialmente stabilizzatori dell’umore, antipsicotici e antidepressivi. Spesso, durante gli episodi acuti può essere suggerita anche una combinazione di farmaci mentre tipicamente nelle fasi di mantenimento si tende ad usare stabilizzanti dell’umore in monoterapia. La scelta dei farmaci risente ovviamente della sintomatologia. Alcuni fattori da considerare quando si imposta un trattamento farmacologico includono l’eventuale presenza di comorbidità nella persona, la sua risposta a terapie precedenti, gli effetti avversi e il desiderio della persona di essere curata.

Gli stabilizzatori dell’umore – il litio e alcuni anticonvulsivanti come il valproato e la carbamazepina, nonché gli antipsicotici atipici come l’aripiprazolo – sono il cardine della prevenzione farmacologica delle ricadute a lungo termine. Gli antipsicotici vengono inoltre somministrati durante gli episodi maniacali acuti e nei casi in cui gli stabilizzatori dell’umore sono scarsamente tollerati o inefficaci. L’uso degli antidepressivi negli episodi depressivi bipolari è controverso: possono essere efficaci ma sono stati implicati nell’innescare episodi maniacali.

 

La psicoterapia nella cura del disturbo bipolare

La psicoterapia mira ad assistere una persona con disturbo bipolare nell’accettare e comprendere la propria diagnosi, affrontare vari tipi di stress, migliorare le proprie relazioni interpersonali e riconoscere i sintomi prodromici prima della recidiva conclamata. La terapia cognitivo-comportamentale, la terapia familiare e la psicoeducazione hanno la maggior evidenza di efficacia per quanto riguarda la prevenzione delle ricadute. 

 

Conclusione

Speriamo con questo articolo di aver chiarito qualche dubbio su cos’è il disturbo bipolare.

Non esitare a contattarci per eventuali dubbi o per prenotare una visita psichiatrica a Milano.

And once the storm is over, you won’t remember how you made it through, how you managed to survive. You won’t even be sure whether the storm is really over. But one thing is certain. When you come out of the storm, you won’t be the same person who walked in. That’s what this storm’s all about.” Haruki Murakami

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