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Differenza tra psicologo e psichiatra

5 differenze tra lo psicologo e lo psichiatra

Esiste una differenza tra psicologo e psichiatra?

Quando cerchiamo un professionista della salute mentale, ci imbattiamo in molte figure professionali. Psicologo, psichiatra, counselor, psicoterapeuta, tecnico della riabilitazione, educatore, e neuropsichiatra. Trovare il giusto professionista per le proprie necessità non è sempre immediato e può creare confusione. Solitamente dopo essersi informati, aver cercato su internet e chiesto a conoscenti, la scelta si gioca tra psichiatra e psicologo. Ma qual è la differenza tra i due?

Sia gli psicologi che gli psichiatri hanno una formazione incentrata sul funzionamento della psiche, sull’elaborazione dei pensieri, delle emozioni, degli affetti e dei sentimenti. Tuttavia psicologi e psichiatri non sono la stessa cosa. 

Anche se entrambi si occupano di salute mentale e di benessere psichico, le due professioni differiscono per formazione, strumenti terapeutici e percorsi di cura.

Occorre quindi definire le differenze tra psicologo e psichiatra.

 

Differenze tra psicologia e psichiatria

Prima di addentrarci nelle differenze tra i due professionisti è bene chiarire cos’è la psichiatria. Si tratta una specializzazione della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi, cura, trattamento e riabilitazione dei disturbi della salute mentale. Il raggiungimento della salute mentale, che è lo scopo primario della psichiatria, viene ottenuto prendendo in considerazione aspetti medico-farmacologici, neurologici, psicologici e sociologici. Il termine psichiatria, coniato nel 1808 dal medico tedesco Johann Christian Reil deriva dal greco e si legge traduce letteralmente “cura dell’anima”. Il medico specialista in psichiatria è lo psichiatra, in quanto medico ha una formazione sugli aspetti biologici, organici e somatici. 

La psicologia è la scienza che studia gli stadi mentali e i suoi correlati emotivi, cognitivi, comportamentali e sociali. La psicologia era considerata una branca della filosofia prima di diventare una disciplina indipendente a metà del 1800. Il termine “psicologia” deriva anch’esso dal greco e si traduce letteralmente in studio dello spirito o dell’anima. Gli studenti di psicologia esaminano i fattori cognitivi e sociali che influenzano le azioni e le reazioni delle persone. Gli psicologi utilizzano una varietà di tecniche terapeutiche per aiutare i pazienti a guarire da traumi e migliorare la loro salute mentale.

 

Percorsi di studi per diventare psichiatri o psicologi

Per diventare uno psichiatra, dopo la maturità il primo step è la laurea in medicina e chirurgia. Durante i 6 anni di università si acquisisce una formazione medica generica di tutti i sistemi e le funzioni del corpo umano, si impara ad eseguire esami fisici e trattamenti specifici per le comuni condizioni mediche.

Dopo la laurea in medicina si passa alla specializzazione in Psichiatria della durata di 4 anni. Durante questi anni si frequentano i reparti ospedalieri psichiatrici, gli ambulatori, i day hospital al fine di perfezionare le competenze per la presa in carico di tutti i disturbi psichiatrici. Lo psichiatra, può anche avere una formazione psicoterapeutica ed in tal caso avrà il titolo aggiuntivo psichiatra e psicoterapeuta.

Lo psichiatra è quindi prima di tutto un medico (può prescrivere farmaci e richiedere e valutare esami clinici) con una specifica conoscenza sui disturbi psichiatrici e un’eventuale formazione psicoterapica.

Per diventare psicologo è previsto invece un percorso formativo diverso in quanto si tratta di un professionista della salute laureato in psicologia. Non è quindi un medico.

Dopo la laurea della durata di 5 anni lo psicologo deve superare un esame di Stato per iscriversi dell’Albo Professionale. Dopo aver superato l’esame di Stato ed essersi iscritto all’Ordine Professionale lo psicologo può occuparsi della prevenzione dei disturbi psicologici, di promozione del benessere della persona e il recupero dello stesso. Lo psicologo che non sia specializzato in psicoterapia non ha infatti la formazione per la cura dei disturbi psicologici.

Pertanto dopo l’abilitazione, uno psicologo che voglia occuparsi della cura di quadri psicopatologici deve intraprendere una specifica formazione post-lauream quadriennale presso scuole di specializzazione universitaria. Solo al termine della scuola di specializzazione in psicoterapia lo psicologo potrà vantarsi del titolo legale di psicoterapeuta e occuparsi cura dei disturbi psicopatologici.

 

Chi può prescrivere farmaci tra uno psicologo e uno psichiatra?

Gli psichiatri essendo laureati in medicina sono legalmente autorizzati a prescrivere farmaci ai pazienti con le responsabilità medico-legali che ciò scaturisce. Oltre a prescrivere terapie psicofarmacologiche, gli psichiatri possono anche dare indicazioni per terapie non farmacologiche  (terapia della luce, TMS, TDCS etc). Inoltre lo psichiatra, essendo un medico, può avvalersi della visita medica fisica, può prescrivere esami ematici o strumentali, chiedere consulti medici specialistici. Questi strumenti permettono un corretto inquadramento diagnostico, pensiamo ad esempio ai disturbi della tiroide che spesso si caratterizzano per la presenza di una sintomatologia depressiva. 

Gli psicologi non essendo medici NON possono prescrivere nessun tipo di farmaco farmaci. Nei casi in cui lo psicologo o lo psicoterapeuta ritenga utile una terapia farmacologica deve inviare il paziente al medico di medicina generale oppure ad uno specialista psichiatra al fine di effettuare una consulenza psichiatrica

 

Differenze tra approccio psichiatrico e psicologico

Uno psichiatra adotta tendenzialmente approccio farmacologico nel trattamento. Una volta valutata la sintomatologia si definisce un piano di trattamento per il paziente, concentrandosi sulla gestione e cura dei sintomi attraverso l’uso di farmaci, terapie somatiche e psicoterapia. Sebbene gli psichiatria possano essere formati anche in psicoterapia tipicamente la presa in carico è farmacologica e ci si avvale poi dello psicologo o dello psicoterapeuta per completare il percorso di cura. Tipicamente ad una prima visita psichiatrica segue un colloquio di controllo a distanza di circa un mese e qualche altro controllo mensile fino alla stabilizzazione del quadro clinico.

 Gli psicologi utilizzano principalmente diversi tipi approcci psicologici per gestire i sintomi e aiutare i loro pazienti ad affrontare i loro problemi di vita. Gli psicoterapeuti possono utilizzare diverse forme di terapie, come la Terapia Cognitivo Comportamentale, la Terapia Psicodinamica, la Terapia Razionale Emotivo Comportamentale, la Terapia Gestalt, la Terapia Umanistica, ecc. I colloqui psicologici e psicoterapici in funzione del quadro clinico, della sua gravità e dell’approccio clinico tipicamente possono avere cadenza mensile, settimanale, o bisettimanale.

 

Quali quadri tratta lo psichiatra, lo psicologo e lo psicoterapeuta? 

La differenza tra lo psichiatra, lo psicologo e lo psicoterapeuta è che i primi si occupano principalmente di disturbi mentali quindi di disturbi dell’umore, di disturbi d’ansia, dei disturbi psicotici, di dipendenze, e di importanti disturbi di personalità. Tipicamente lo psichiatra interviene nel momento di picco sintomatologico o di scompenso clinico, quindi quando il quadro raggiunge il massimo della sintomatologia.

La psicologia invece ha un campo di applicazione molto più eterogeneo. Uno psicologo può lavorare in ambito clinico, ma anche delle aziende, dello sport, della scuola, della salute, ecc. Può svolgere interventi rivolti al singolo, al gruppo, ma anche alla comunità. Come detto lo psicologo non psicoterapeuta non può occuparsi della cura dei quadri psicopatologici. Lo psicoterapeuta invece può occuparsi della cura della patologia mentale. Il principale strumento di intervento dello psicologo è il colloquio psicologico. Questo può accompagnarsi alla somministrazione di test psicologici con una funzione diagnostica ed orientativa.

 

Dovrei vedere uno psicologo o uno psichiatra?

Dopo aver chiarito le differenze tra psicologo e psichiatra, Se pensi di avere un disturbo psicopatologico come ansia o depressione contatta uno psichiatra oppure uno psicoterapeuta. Se stai attraversando un momento di stress o difficoltà e pensi di poter aver bisogno di un confronto o un supporto contatta uno psicologo. In ogni caso per ogni dubbio ci si può confrontare con il medico di medicina generale oppure contattaci per chiarire ogni dubbio,

Inoltre considera che psicologo, psicoterapeuta e psichiatra lavorano in tandem quindi non avranno difficoltà a consigliare un percorso di cura adeguato do una valutazione. Se dovesse servire una terapia farmacologica sarà lo psicoterapeuta a consigliare lo psichiatra. Per contro se dovesse essere utile un approccio psicoterapico da affiancare alla terapia farmacologica sarà lo psichiatra a consigliare lo psicoterapeuta. 

Ad esempio, se una persona soffre di depressione e ha recentemente tentato il suicidio, uno psichiatra prescriverà prima farmaci antidepressivi alla persona per gestire le tendenze suicide e renderla più aperta al parlare e al trattamento. Dopo la stabilizzazione, lo psicoterapeuta inizierà la terapia per arrivare alla causa principale delle difficoltà della persona e aiutarla a gestire i propri pensieri ed emozioni negative. Pertanto, nonostante le differenze tra psicologi, psicoterapeuti e psichiatri, essi lavorano insieme in molti contesti di assistenza sanitaria mentale per aiutare i pazienti.

 

Conclusione

In ogni caso indipendentemente dal tipo di specialista che scegli, assicurati che la persona che si prende cura della tua salute mentale abbia:

  • Esperienza nel trattamento del tuo tipo di condizione di salute mentale
  • Un approccio, personalità e modi che ti fanno sentire a tuo agio
  • Disponibilità e appuntamenti aperti

Speriamo con questo articolo di aver chiarito qualche dubbio e risposto a qualche domanda riguardo le principali differenze tra psicologo e psichiatra.

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