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Depressione post-partum

Depressione post-partum: cos’è e come si cura

Talvolta la gioia e l’eccitazione che accompagnano l’arrivo di un neonato possono essere offuscate dalla depressione post-partum, una condizione che colpisce diverse donne dopo il parto. La depressione post-partum va oltre la normale tristezza e può manifestarsi con sintomi debilitanti che influenzano la salute mentale e il benessere di una madre.

In questo articolo, esploreremo le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per la depressione post-partum, nonché il supporto disponibile per le madri che affrontano questa sfida. Capire questa condizione e ottenere il supporto necessario è fondamentale per promuovere la guarigione e il benessere delle madri e dei loro neonati.

 

Indice

  • Cos’è la depressione post-partum?
  • Come si sente una donna con la depressione post-partum?
  • Quali sono i sintomi della depressione post-partum?
  • Come capire se si soffre di depressione post-parto?
  • Quanto tempo dura la depressione post partum?
  • A cosa è dovuta la depressione post-parto?
  • Come affrontare la depressione post-parto?
  • Riferimenti bibliografici

 

Cos’è la depressione post-partum?

La depressione post-partum è una condizione che colpisce alcune donne dopo il parto. È un tipo di disturbo dell’umore che può manifestarsi poco dopo il parto o anche diverse settimane dopo. La depressione post-partum si differenzia dalla normale tristezza o baby blues (definito dallo psicoanalista Winnicott) che molte donne sperimentano dopo il parto, in quanto è più grave e persistente.

Studi epidemiologici condotti in diverse aree del mondo e in diverse culture evidenziano che la depressione post partum colpisce, con differenti livelli di gravità, dal 7 al 12% delle donne che hanno appena partorito, ed esordisce di solito tra la 6ª e la 12ª  settimana dopo la nascita del figlio. Per contro, il 70-80% delle madri sperimenta il sopracitato “baby blues” (chiamato anche “maternity blues”) che consiste in una certa instabilità emotiva che colpisce la donna immediatamente dopo il parto e nei giorni ad esso successivi. Non si tratta di uno stato patologico di per sé, e non vi è necessità di uno specifico intervento terapeutico, perché questo stato di instabilità tende a rientrare spontaneamente in tempi brevi, solitamente circa due settimane.

Circa il 10% delle neo-madri invece va invece incontro ad un vero e proprio stato depressivo che non tende a scomparire spontaneamente come il “baby blues”. In questi casi un trattamento farmacologico e/o psicoterapico è necessario, infatti se non trattato, nel 50% dei casi persistono i sintomi della depressione post-partum dopo 6 mesi dalla nascita del figlio (Ministero della Salute).

È utile inoltre sapere che Il DSM-5 (Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali) non riconosce la depressione post-partum come una diagnosi separata da quella di disturbo depressivo maggiore. Per diagnosticare una depressione post-partum devono essere infatti soddisfatti i criteri dell’episodio depressivo maggiore e in più un criterio che riguarda l’esordio, ovvero nel periodo seguente al parto.

 

Come si sente una donna con la depressione post-partum?

Da quando ho partorito continuo a piangere pur non avendone grossi motivi?

Perchè non riesco a provare emozioni neanche rispetto a mio figlio che avevo tanto desiderato?

Mi sento stanca e senza forze

Penso che il mio bimbo starebbe meglio senza di me

Mi sento in colpa per non riuscire ad accudire mio figlio

Non ho fame e la mattina non mi alzerei mai dal letto

Questi sono i tipici vissuti che sperimentano le donne con depressione post-partum. Si sentono tristi, senza forte, in colpa e talvolta con brutti pensieri.

A ciò si aggiunge, spesso, il fatto di non essere comprese e di sentirsi da sole. Tutti gli occhi sono per il bimbo, così come tutte le cure e attenzioni. Amici e parenti elogiano il bimbo mentre la mamma sparisce in silenzio. Dalle persone care arrivano poi parole che all’orecchio della mamma risuonano più come accuse:

Dai non vedi che bel bimbo, non hai motivi di essere triste

Cerca di darti forza per curare il neonato

Questa discrepanza tra come si sente la mamma con depressione post-partum e i messaggi che le arrivano possono incrementare i vissuti di colpa, di fallimento e di frustrazione. La mamma si trova in una situazione di blocco, di paralisi, non vede un chiaro futuro e le emozioni sono anestetizzate.

In questo contesto è importante sottolineare che la depressione post-partum non è colpa della madre, né un segno di debolezza.  Non è qualcosa che può essere semplicemente evitato con uno sforzo personale Si tratta, al pari dell’ipertensione, del diabete etc, di una condizione medica complessa e multidimensionale che richiede un’attenzione e un trattamento adeguati da parte di professionisti della salute mentale.

 

Quali sono i sintomi della depressione post-partum?

I sintomi della depressione post-partum possono variare da persona a persona. Come dicevamo in precedenza, secondo il DSM-5 non ci sono sintomi specifici della depressione post-parto, ma una serie di sintomi e condizioni dell’episodio depressivo, che insorgono nel periodo post-natale.

Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), elenca invece alcuni sintomi comuni che possono manifestarsi nella depressione post-partum:

  • Tristezza persistente o sensazione di vuoto: una madre affetta da depressione post-partum può sperimentare una tristezza intensa o un senso di vuoto che persiste per gran parte della giornata.
  • Ansia e irritabilità: l’ansia e l’irritabilità sono sintomi comuni della depressione post-partum. La madre può sentirsi costantemente preoccupata, tesa o agitata senza un motivo apparente.
  • Perdita di interesse o piacere: una madre con depressione post-partum può perdere interesse o piacere nelle attività che normalmente le procuravano gioia, compresi i momenti trascorsi con il neonato.
  • Cambiamenti nell’appetito e nel sonno: la depressione post-partum può influire sull’appetito e sul sonno. La madre può sperimentare una diminuzione o un aumento dell’appetito, nonché disturbi del sonno come l’insonnia o un eccesso di sonno.
  • Affaticamento e mancanza di energia: una madre colpita dalla depressione post-partum può sentirsi estremamente stanca e avere difficoltà a trovare l’energia necessaria per affrontare le attività quotidiane.
  • Sentimenti di inadeguatezza e colpa: la neomamma può sentirsi incapace di soddisfare le esigenze del neonato o di essere una buona madre, e può provare sentimenti di colpa o vergogna per questi pensieri.
  • Ritiro sociale: la depressione post-partum può portare a un ritiro sociale, con la madre che evita il contatto con amici e familiari e si isola dal mondo esterno.
  • Pensieri ricorrenti di auto danno o di fare del male al neonato: in alcuni casi gravi, una neo-madre con depressione post-partum può avere pensieri intrusivi o ricorrenti di auto-danno o di fare del male al neonato. Questo è un segnale di allarme che richiede un’attenzione immediata.

È importante ricordare che questi sintomi possono variare in gravità e che ogni madre può sperimentare una combinazione diversa di sintomi. Se una madre sospetta di avere la depressione post-partum, è fondamentale cercare assistenza medica per una diagnosi e un trattamento adeguati.

 

Come capire se si soffre di depressione post-parto?

Riconoscere la depressione post-parto in sé stesse può essere difficile, specialmente perché l’esperienza post-parto può essere accompagnata da una vasta gamma di emozioni e cambiamenti.

Va inoltre detto che a complicare la diagnosi di depressione post-partum si aggiunge la fisiologica instabilità emotiva del periodo post partum che come detto assume i connotati del maternity blues.

Ecco alcune indicazioni che potrebbero suggerire la presenza di depressione post-parto secondo il CDC e auitare a discriminare tra depressione post-partum e maternity blues:

  • Persistenza dei sintomi: se i sentimenti di tristezza, disperazione, ansia o altri sintomi depressivi persistono per diverse settimane dopo il parto e iniziano a interferire con la capacità di svolgere le normali attività quotidiane, potrebbe essere indicativo di depressione post-partum.
  • Intensità dei sintomi: se i sentimenti di tristezza o disperazione sono intensi e prevalgono sulla gioia o sulla soddisfazione di essere una madre, potrebbe essere un segno di depressione post-parto.
  • Cambiamenti significativi di umore: se una neo-madre sperimenta sbalzi d’umore intensi, passando da momenti di euforia a momenti di profonda tristezza o irritabilità, potrebbe essere un sintomo di depressione post-parto.
  • Difficoltà nel legame con il neonato: se una madre ha difficoltà a stabilire o mantenere un legame affettivo con il proprio neonato, o se sperimenta pensieri intrusivi o negativi verso di esso, potrebbe essere un segnale di depressione post-parto.
  • Pensieri ricorrenti autolesivi o lesivi verso il neonato.

È fondamentale sottolineare che solo un professionista sanitario qualificato può correttamente diagnosticare la depressione post-partum. La diagnosi di depressione post-partum si basa infatti sul colloquio clinico, sulla raccolta anamnestica e sull’esame della sintomatologia presentata. Attraverso la ricostruzione dei sintomi, della tempistica di presentazione e del funzionamento globale della persona si potrà porre o meno la diagnosi di depressione post parto.

 

Quanto tempo dura la depressione post partum?

La durata della depressione post-partum può variare da persona a persona. In generale, la depressione post-parto può iniziare poco dopo il parto e può protrarsi per diverse settimane o mesi se non viene trattata adeguatamente. Tuttavia, alcune donne possono sperimentare sintomi depressivi per periodi più lunghi.

La depressione post-partum precoce, che si verifica entro le prime settimane dopo il parto, può essere più breve e risolversi spontaneamente nel giro di poche settimane. Al contrario, la depressione post-partum tardiva può iniziare diversi mesi dopo il parto e può persistere per un periodo più prolungato.

Il trattamento adeguato può aiutare a migliorare i sintomi e favorire una pronta guarigione.

Ogni caso è unico, quindi la durata esatta della depressione post-parto può variare. Il supporto di professionisti della salute mentale e il coinvolgimento della famiglia e degli amici possono fare una grande differenza nel processo di guarigione e nel superamento della depressione post-partum.

 

A cosa è dovuta la depressione post-parto?

L’esatta causa della depressione post-partum non è nota, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori biologici, ormonali, psicologici e ambientali che interagiscono. Ecco alcuni dei fattori che possono contribuire allo sviluppo della depressione post-partum:

  • Cambiamenti ormonali: dopo il parto, i livelli di ormoni come gli estrogeni e il progesterone subiscono un brusco calo, il che può influire sulle sostanze chimiche del cervello e sul sistema endocrino, contribuendo ai sintomi depressivi.
  • Storia personale di disturbi dell’umore: le donne che hanno avuto una storia personale di depressione maggiore, disturbo bipolare o altre forme di disturbi dell’umore possono avere un rischio più elevato di sviluppare depressione post-parto.
  • Stress: l’esperienza del parto e l’adattamento a un nuovo ruolo di genitore possono essere fonte di stress significativo. La mancanza di supporto sociale, il carico di lavoro aggiuntivo e le sfide nell’equilibrare le esigenze del neonato con altre responsabilità possono contribuire allo sviluppo della depressione post-partum.
  • Problemi di relazione o difficoltà nel legame madre-neonato: le dinamiche di relazione complesse o problematiche, così come le difficoltà nel legame con il neonato, possono aumentare il rischio di depressione post-parto.
  • Fattori genetici: la familiarità per disturbi dell’umore può svolgere un ruolo nella suscettibilità alla depressione post parto. Se una madre ha parenti di primo grado (madre, sorella) che hanno avuto questo disturbo o altri disturbi dell’umore, potrebbe esserci un aumento del rischio.

 

Come affrontare la depressione post-parto?

Affrontare la depressione post-partum richiede un approccio multidisciplinare e il supporto di professionisti della salute mentale.

In primis, laddove dovessi avere la percezione di non stare bene, cerca supporto medico. Consulta il tuo medico di medicina generale, un ginecologo o uno specialista della salute mentale che abbiano esperienza nella diagnosi e nel trattamento della depressione post-partum. Un professionista può valutare la gravità della tua condizione e consigliarti sulle opzioni di trattamento più appropriate.

Terapia farmacologica per la depressione post-partum

Laddove, dopo la valutazione dovessero emergere sintomi clinici, lo psichiatra valuterà l’eventualità di un trattamento farmacologico per la depressione post parto tipicamente con farmaci antidepressivi. Si tratta, solitamente di terapia con antidepressivi SSRI, farmaci ben tollerati e privi di particolari effetti collaterali. Una delle preoccupazioni tipiche delle neo-mamme riguarda l’allattamento. Posso prendere antidepressivi durante l’allattamento?  Ci sono antidepressivi che passano nel latte materno in quantità trascurabili senza determinare alcuna reazione dei neonati. Questi farmaci sono quindi considerati compatibili con l’allattamento. Quelli per cui è maggiormente documentata la sicurezza di impiego in allattamento sono sertralina, paroxetina e fluvoxamina. Di seguito un estratto di un grande lavoro scientifico pubblicato nel 2011:

Infant exposure of antidepressants through breast milk is generally low to very low. We consider that when antidepressant treatment is indicated in women with postpartum depression, they should not be advised to discontinue breastfeeding. Paroxetine and sertraline are most likely suitable first-line agents (Leggi l’articolo). 

Psicoterapia per la depressione post-partum

Oltre alla terapia farmacologica può essere raccomandato un intervento psicoterapico per il trattamento della depressione post-parto.

La psicoterapia può essere un aspetto cruciale nel trattamento della depressione post-parto. La terapia individuale, come la terapia cognitivo-comportamentale, può aiutare ad affrontare i pensieri negativi, i sentimenti di colpa e l’adattamento al nuovo ruolo di genitore. La terapia di coppia o la terapia familiare possono essere utili per coinvolgere il partner o i familiari nel processo di guarigione.

Coinvolgere il partner o i familiari comunicanto i vissuti e le fatiche può limitare l’isolamento che spesso vive la neo mamma.

 

Ricorda che la depressione post-partum è una condizione trattabile e con il tempo e il supporto adeguati, puoi superarla. Non esitare a cercare aiuto e sostegno professionale. Per prenotare una consulenza per la depressione post-partum con uno psichiatra a Milano o con uno psicologo a Milano  non esitare a contattarci.

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Maggio 2023 (www.cdc.gov)

American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta edizione. DSM-5. Tr.it. Raffaello Cortina, Milano, 2015.

Ministero della Salute della Repubblica Italiana, Marzo 2023 (www.salute.gov.it)

Winnicott D. W. (1956) La preoccupazione materna primaria in Through Pediatrics to Psycho-Analysis. Dalla pediatria alla psicoanalisi. Martinelli, Firenze, 1975

 

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