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Come smettere di fumare

Come smettere di fumare: farmaci e counseling motivazionale

Perché smettere di fumare

A livello mondiale si stima che il numero di fumatori sia di circa 1,1 miliardi con una prevalenza del 22%… allora come smettere di fumare.

La dipendenza da fumo di tabacco rappresenta un alto rischio per patologia neoplastica, patologia cardiovascolare, patologia polmonare cronica ostruttiva e ischemia cerebrale.

Globalmente, il fumo di tabacco rappresenta la prima causa evitabile di mortalità essendo responsabile del 12% delle morti negli adulti maggiori di 30 anni.

Da questi presupposti è dunque evidente quanto auspicabile sia una disassuefazione dal fumo di nicotina.

La disassuefazione da fumo determina infatti una pletora di benefici tra cui il rallentamento della progressione dei disturbi correlati e un aumento della qualità e dell’aspettativa di vita.

La prevenzione dei danni indotti dal fumo diviene dunque una priorità.

Diversi accorgimenti e strategie mirate possono essere usate per provare a smettere di fumare in autonomia. Nel nostro specifico articolo si possono trovare utili suggerimenti.

Laddove la dipendenza è più forte della propria volontà si può ricorrere ad un trattamento specialistico per smettere di fumare.

Trattamento per smettere di fumare

Le diverse linee guida internazionali suggeriscono un intervento combinato farmacoterapico e di counseling motivazionale per la disassuefazione dal fumo.

Tipicamente si effettua una prima visita con raccolta anamnestica e caratteristiche della dipendenza.

In funzione delle caratteristiche cliniche e della storia anamnestica si imposta una terapia farmacologica con posologia come indicato dalle linee-guida.

La scelta della terapia farmacologica viene condivisa tra clinico e paziente e guidata da fattori come le controindicazioni, le caratteristiche individuali del paziente, e un’eventuale esito positivo pregresso tentativo.

Alla terapia farmacologica si affianca un counseling motivazionale basato su tecniche cognitivo comportamentali. In linea di massima di effettua un incontro ogni due settimane che può essere di persona, telefonico o in videocall.

Durante i colloqui motivazionali si analizzano i vissuti e le difficoltà del singolo caso e si suggeriscono strategie comportamentali per superare i momenti critici e rinforzare la motivazione.

In funzione delle caratteristiche cliniche del paziente e della terapia individuata il programma dura dai 60 ai 120 giorni.

Counseling motivazionale per smettere di fumare

Il counseling motivazionale include: interventi di biblioterapia con la somministrazione di materiale scritto con consigli e guide comportamentali che il soggetto utilizza in autonomia, supporto di gruppo, training autogeno (segnalo il seguente link) e programmi individuali.

Mentre l’utilizzo della biblioterapia sembra poco efficace, le evidenze a favore del counseling motivazionale di gruppo o inviduale sono molto forti.

I protocolli che hanno evidenziato maggiori risultati sono quelli in cui viene fatto un counseling motivazionali di gruppo o individuale a cadenza settimanale.

Farmaci per smettere di fumare

Gli agenti farmacologici approvati dalla Food and Drug Administration per la disassuefazione dal fumo di sigaretta sono: la terapia sostitutiva nicotinica, il bupropione a rilascio prolungato e la vareniclina.

La terapia sostitutiva nicotinica è la più comunemente usata per la sua maneggevolezza e disponibilità, esiste in cinque formulazioni (gomma da masticare, cerotto, spray nasale, inalatore e pastiglie). Ha tassi di successo doppi rispetto al placebo.

Il bupropione è un inibitore del reuptake della domanina e della noradrenalina e un antagonista non competitivo dei recettori nicotinici α3β2, α3β4, α4β2. Pare avere un’efficacia nella disassuefazione dal fumo doppia rispetto a quella del placebo, pari a quella della terapia sostitutiva nicotinica e di poco inferiore alla vareniclina.

La vareniclina, un agonista parziale del recettore nicotinico α4β2, sembra invece essere il farmaco più efficace ma il suo utilizzo è limitato dall’alto costo.

A questi farmaci si aggiunge la citisina che, come la vareniclina, è un agonista parziale dei recettori nicotinici α4β2. La recente letteratura dimostra come la citisina sia maggiormente efficace del placebo nel raggiungere l’astensione dal fumo con scarsi effetti collaterali e basso costo. Nonostante l’efficacia e il basso costo rispetto agli altri farmaci, la citisina tuttavia non ha ancora avuto approvazione della Food and Drug Administration. Tuttavia negli ultimi anni c’è forte spinta della comunità scientifica per un’approvazione di tale molecola.

Efficacia del trattamento

I trial clinici suggeriscono che l’utilizzo combinato di farmacoterapia e counseling motivazionale garantisca un tasso di successo maggiore del 50-65% rispetto a placebo e rispetto ai tentativi in autonomia.

La vareniclina, seguita dalla citisina sembrano essere le molecole più efficaci, sebbene ad oggi i dati sono insufficienti per raccomandare una farmaco o una specifica combinazione.

Per maggiori informazioni a riguardo o per prenotare un appuntamenti non esiti a contattarci.

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