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Bipolarismo e borderline

Bipolarismo e borderline: quali sono le differenze?

Bipolarismo e borderline disorder hanno alcuni sintomi in comune, ma sono in realtà due condizioni profondamente diverse.

L’aspetto che più accomuna bipolarismo e borderline ha a che fare con i cambi dell’umore. Difatti sia il disturbo bipolare, che il disturbo borderline di personalità presentano sbalzi d’umore. 

Altro aspetto condiviso è l’impulsività che caratterizza sia il bipolarismo, che il disturbo borderline

Questa parziale somiglianza nei cambiamenti di umore e nella tendenza all’agito impulsivo, induce molte persone a confondere i due disturbi.

In realtà, si tratta di due diagnosi distinte con sintomi, andamento, prognosi e trattamento diversi.

Facciamo quindi un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire che differenza c’è tra il disturbo borderline e bipolare.

 

Cosa significa essere borderline?

Iniziamo col chiarire cosa significa essere borderline

Il disturbo borderline è una categoria diagnostica che fa parte dei disturbi della personalità e come tale si caratterizza per la presenza di aspetti disfunzionali durevoli, rigidi e pervasivi. Questi tratti sono stabilmente presenti nella maggioranza delle situazioni di vita dell’individuo e si estrinsecano nelle aree cognitiva, affettiva, e delle relazioni interpersonali.

Nello specifico il disturbo borderline si caratterizza per:

  • Instabilità emotiva e affettiva che porta spesso a frequenti sbalzi d’umore.  Una persona con disturbo borderline di personalità è spesso torturata da un’intensa paura dell’abbandono, che porta a relazioni instabili e complica la vita della personalità borderline in amore.
  • Tendenza alla drammaticità e esagerazione nella manifestazione delle emozioni che spesso complica i rapporti interpersonali. 
  • Tendenza all’impulsività e a compiere gesti autolesivi. Questi compaiono frequentemente come conseguenza di situazioni di difficoltà relazionale caratterizzate dal rischio dell’abbandono. 

 

Cosa significa essere bipolare?

Vediamo ora cosa significa essere bipolare. Il disturbo bipolare fa parte dei disturbi dell’umore ed è caratterizzato da ampie oscillazioni dell’umore. 

Vi sono periodi duraturi (settimane) caratterizzati da un’importante alterazione del tono dell’umore che può essere in chiave depressiva, o di attivazione maniacale. 

Si parla, quindi, di periodi non necessariamente associati a particolari eventi trigger in cui il tono dell’umore è costantemente alterato. 

Periodi di energia estremamente elevata, euforia e sentimenti di grandiosità sono alcuni dei sintomi della mania. Per contro l’estrema tristezza, la bassa energia e la disperazione indicano il ciclo depressivo di questo disturbo.

Al di fuori dei momenti di scompenso clinico, si parla di eutimia, dove la persona ha un normale funzionamento.

 

Cosa non sopporta il borderline?

Come già accennato una delle principali differenze tra bipolarismo e borderline è che nel disturbo borderline abbiamo dei tratti disfunzionali pervasivi, costanti e inflessibili; mentre nel bipolare abbiamo episodi di scompenso intervallati da un buon funzionamento. 

I tratti disfunzionali nella persona borderline interferiscono in tutti gli ambiti di vita. Di frequente, inoltre, sono gli stessi eventi di vita e le inevitabili frustrazione a innescare delle importanti oscillazioni dell’umore così come a indurre agiti impulsivi.

Ma nello specifico cosa non sopporta il borderline?

Le persone con disturbo borderline hanno emozioni estremamente intense che passano facilmente dalla più disperata tristezza all’euforia. 

Queste rapide oscillazioni dell’umore sono spesso accelerate da reazioni a eventi (“eventi trigger”) e sono quasi sempre sproporzionate rispetto all’evento stesso. Gli eventi trigger hanno spesso a che fare con l’intolleranza e la paura dell’abbandono. La persona con disturbo di personalità borderline non sopporta l’abbandono. Vive nella continua necessità di evitare l’abbandono, la solitudine e il vuoto, ciò determina l’incessante ricerca di relazione. In campo relazionale, oscilla tra gli estremi della idealizzazione e della svalutazione, che portano alla tipica instabilità affettiva che si traduce nella tipica difficoltà della personalità borderline in amore

 

Quanti tipi di borderline esistono?

Sulla base dei tratti prevalenti sono stati proposti 4 tipi di borderline.

Si tratta di modelli teorici in cui, ovviamente, può esserci una sovrapposizione tra i vari tipi di personalità Borderline

Vediamo nel dettaglio i diversi tipi di borderline:

  • Disturbo borderline di personalità dipendente: mostra un comportamento appiccicoso e dipendente. È eccessivamente accomodante nei confronti dei bisogni degli altri e ha difficoltà a stabilire dei limiti. Cercano l’approvazione, ma tendono anche a evitare le persone, si sentono indegni e possono tendere alla depressione.
  • Disturbo borderline di personalità impulsivo: sebbene la mancanza di controllo degli impulsi sia un sintomo tipico del disturbo borderline, nel caso di Impulsive Borderline questo tratto è ulteriormente esagerato. Il tipo impulsivo comporta una perdita di controllo non nelle emozioni, ma nei comportamenti. Ciò aumenta il rischio di abuso di sostanze, comportamenti autolesivi, abuso di sostanze e sesso rischioso.
  • Disturbo borderline di personalità aggressivo: rabbia “inappropriata”, o “incontrollabile”, imprevedibilità, irritabilità, sfida e impazienza caratterizzano questo tipo di disturbo borderline. Tendono a essere passivo-aggressivi nelle relazioni e possono mostrare comportamenti autolesionistici per attirare l’attenzione. Spesso questa manifestazione della rabbia comporta problemi relazionali seri, denunce e problemi a mantenere posizioni lavorative.
  • Disturbo borderline di personalità autodistruttivo: sono amareggiati. Non hanno senso di sé e hanno il terrore di essere abbandonati. Potrebbero ferirsi nel tentativo di provare qualcosa.  Sono soggetti a comportamenti rischiosi come la guida spericolata e l’attività sessuale promiscua.

 

Come capire se una persona è borderline? 

Non sempre è immediato capire se una persona è borderline

Come detto e come spesso capita nei disturbi di personalità, la persona pur soffrendo soggettivamente, vive come parte costitutiva di sé i propri tratti disfunzionali. Difficilmente dunque ne riconosce una natura patologica e tende per lo più ad attribuire all’altro, o alle avversità della vita tutte le cause.

Ma quindi come riconoscere una personalità borderline?

Spesso il primo contatto con un professionista della salute mentale della persona con disturbo borderline è spinto da un momento di crisi, o da complicanze indotte dalle anomalie comportamentali (per lo più tagli, o abuso di sostanze).

È raro, quindi, che una persona abbia una chiara consapevolezza e spesso serve un professionista per capire se una persona è borderline

La valutazione è essenzialmente clinica e basata sulla storia anamnestica, sulla valutazione dei sintomi borderline, sul funzionamento globale (familiare, sociale e lavorativo) e sulle modalità relazionali durante il colloquio. 

Esistono poi numerose scale somministrate dallo psicologo, o psicoterapeuta e test per la personalità borderline per meglio inquadrare il quadro clinico. 

 

Cosa significa essere bipolare borderline?

Disturbo borderline di personalità e disturbo bipolare spesso possono coesistere nello stesso paziente.

Capita, infatti, che un soggetto borderline presenti accanto all’instabilità affettiva propria del disturbo, veri e propri episodi depressivi, o maniacali. In tal caso abbiamo una comorbidità tra disturbo borderline e disturbo bipolare.  

La codiagnosi bipolare borderline si verifica assai spesso secondo i dati epidemiologici.  Nel dettaglio, pare che circa il 20% dei pazienti con disturbo borderline sia affetto anche dal disturbo bipolare e il 15% dei pazienti con disturbo bipolare sia affetto anche da disturbo di personalità borderline.

Questa alta prevalenza di comorbidità bipolare borderline complica ulteriormente la diagnosi.

 

Che differenza c’è tra borderline e bipolare? 

Date queste premesse, veniamo ora al dunque… Che differenza c’è tra borderline e bipolare

Da un punto di vista prettamente diagnostico abbiamo una prima fondamentale differenza: mentre il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore, il disturbo borderline è un disturbo della personalità. I disturbi dell’umore sono caratterizzati da episodici cambiamenti dell’umore che si limitano nel tempo. I disturbi di personalità sono per contro caratterizzati da persistenti tratti disfunzionali che deviano dalle aspettative sociali e che causano problemi nel funzionamento globale. Ne deriva, dunque, che quando una persona con disturbo bipolare non è in un episodio maniacale o depressivo, dimostra una stabilità che la personalità borderline non mostra. 

In secondo luogo, il disturbo bipolare ha substrati biologici più evidenti ed è più responsivo ai farmaci. La patologia borderline coinvolge fortemente il funzionamento psicologico della mente – il modo in cui si genera il significato – oltre alla biologia del cervello e del sistema nervoso. 

Infine, gli sbalzi d’umore del disturbo bipolare sono più casuali e meno correlati agli eventi rispetto a quelli del disturbo borderline. 

Ecco qui riassunte le differenze tra borderline e bipolare.

 

Speriamo con questo articolo di aver chiarito quali sono le differenze tra bipolarismo e borderline.

Non esitare a contattarci per eventuali dubbi o per prenotare una visita con uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra a Milano.

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